L'artistaMichela Alesi inizia a realizzare i suoi primi collages nel 1993. Da allora le esperienze professionali in campo artistico e giornalistico (scrivendo di spettacolo, moda e design) confluiranno nella sua produzione, fortemente influenzata a livello iconografico, dal travestitismo teatrale, dal maquillage, ma soprattutto dalle illustrazioni Art Deco di Ertè e dalle foto patinate di Serge Lutens. Le opere di Michela Alesi sono incentrate su enigmatiche figure femminili, sospese tra spirito guerriero e natura divina, forza e fragilità, artificio e magia, elementi che esaltano le molteplici sfaccettature dell’animo femminile. L’artista realizza i suoi lavori selezionando dettagli preziosi che vengono poi associati attraverso un sapiente utilizzo del collage, tecnica che evoca le opere d’Avanguardia di inizio Novecento, che intrappolavano frammenti di vita quotidiana attraverso il prelievo di materiali extra artistici. Le riviste patinate sono la materia prima del lavoro di Michela Alesi, che le seleziona, le ritaglia, le combina e le trasforma creando nuove immagini sensuali ed enigmatiche capaci di stabilire un immediato contatto con lo spettatore. Sono architetture preziose, che mettono in risalto ogni particolare di una identità mutevole e multiforme. Il processo di associazione inizia sempre dallo sguardo, specchio dell’anima, che talvolta diventa duplice o eterocromo; altre volte, gli occhi sono chiusi o nascosti, a protezione dei sentimenti. L’identità delle protagoniste viene sottolineata da copricapi lussuosi e impenetrabili, elmi sofisticati “che proteggono, illuminano, esaltano”, come sottolinea l’artista. Il medesimo procedimento è utilizzato nella serie The luxury to exist/Il lusso di esistere: attraverso piccoli lavori preziosi, l’artista riflette sull’impatto dell’uomo sul mondo animale e sul rischio di estinzione di alcune specie, creando monili di carta che possono essere interpretati come un monito per la conservazione delle specie. - FRANCESCA PORRECA - L’artista scrive: "Le creature dei miei collages trovano una nuova dimensione grazie alla scomposizione e alla trasformazione di tutti quegli elementi che, intrappolandole usualmente nelle pagine patinate della moda, le omologano facendone individui seriali, senza più identità. Proprio dall’iconografia di una fashion industry spesso massificante ho voluto prendere le distanze facendola, letteralmente, a pezzi. Così dallo smembramento e dalla ricomposizione di questi ritagli nascono le “Metamorfosi”: qui l’opulenza dei dettagli sta a simboleggiare e celebrare la ricchezza interiore di ciascuno, la diversità e l’identità del singolo. Una cura e un considerazione particolari vengono date soprattutto alla figura femminile che nei miei collages viene glorificata al pari di un'eroina o di una divinità e che equipaggio con elmi e corazze in modo che possa fronteggiare, combattere e vincere le avversità di una quotidianità, di una società e di un mondo che risultano ancora troppo ostili e prevaricanti nei suoi riguardi." |
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" Le creature dei miei collages trovano una nuova dimensione grazie alla scomposizione e alla trasformazione di tutti quegli elementi che, intrappolandole usualmente nelle pagine patinate della moda, le omologa facendone individui seriali, senza più identità.
Così i volti che si prestano all'obiettivo per vedersi replicati all'infinito in milioni di copie, una volta nei miei collages non possono più essere quelli di prima: rivivranno una sola volta, un'unica volta, nella nuova dimensione da me creata per loro. Per liberarli. Per sempre.
Con i miei collages do voce a questa mutazione in cui le mie creature diventano guerriere, amazzoni di un mondo quasi apocalittico in cui grazie alla loro metamorfosi riusciranno a salvarsi e ad essere libere: dalla costrizione, dalla violenza, dal pregiudizio, da ruoli precostituiti che diventano gabbie.
I volti si trasformano così in altro da sé per poter sopravvivere in una sorta di processo bionico in cui lo sguardo si trasfigura partendo dagli occhi, eterocromi, quasi di fascinosi androidi, oppure chiudendoli, coprendoli, per non permettere più a nessuno d'impossessarsi della loro anima e svenderla all'infinito.
Finalmente adesso è solo loro.
Con i miei collages trasformo le loro gabbie in armature invincibili. Salvifiche. “
- Michela Alesi -
titolo: NOUVELLE ARCADIA
dimensioni: cm 50 x cm 70
L'artista si impadronisce -riutilizzando le pagine di riviste di moda- di volti, occhi, labbra, minerali, fiori, gioielli, salvandoli dalla distruzione e dallo svuotamento grazie a un atto creativo che seziona ma al tempo stesso, attraverso una nuova ricomposizione, salva, ri-crea e contamina"
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